Qatargate, a Milano si indaga sul giro di soldi degli «amici» di Doha- Corriere.it

Qatargate, a Milano si indaga sul giro di soldi degli «amici» di Doha- Corriere.it

Author: Giuseppe Guastella
Data : 2022-12-17 08:03:32
Dominio: www.corriere.it
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Per ora il procuratore aggiunto Fabio De Pasquale, a capo del pool «affari internazionali», si sta muovendo fornendo assistenza giudiziaria ai colleghi di Bruxelles che hanno chiesto di sentire testimoni

Se la Fight Impunity di Panzeri era il mezzo attraverso il quale corrompere chi al Parlamento europeo poteva «abbellire» con le sue parole l’immagine del Marocco e del Qatar, se attraverso di essa i soldi finivano prevalentemente ad italiani, parlamentari e non, allora è in Italia che vanno cercati e possibilmente trovati. Il primo obiettivo delle indagini dal procuratore aggiunto di Milano Fabio De Pasquale è proprio questo. Per ora il magistrato che è a capo del pool «affari internazionali» sta muovendosi fornendo assistenza giudiziaria ai colleghi di Bruxelles che hanno chiesto di sentire testimoni, acquisire conti correnti bancari e verificare si ci sono persone collegate ad Antonio Panzeri che possano aver ricevuto soldi dalla suo ong che, formalmente impegnata sul fronte della difesa dei diritti umani, sembra più lavorare per tutelare gli interessi di Rabat e Doha , stando alle poche, scarne accuse ufficiali di cui si ha notizia. E ci sono già i primi risultati.

Fonti investigative milanesi parlano di fondi «consistenti» depositate sui primi conti correnti attenzionati. Il Qatar avrebbe avuto bisogno di non vedere la sua immagine offuscata dal dibattito sulle violazioni dei diritti umani nel suo territorio, specie quelli dei lavoratori decessi a centinaia negli incidenti durante la realizzazione delle opere dei mondiali di calcio. Una eccessiva attenzione avrebbe voluto dire rischio di boicottaggio, di defezione di atleti se non addirittura di intere rappresentative nazionali o, come è avvenuto, manifestazioni da parte di alcuni calciatori, come quelle embrionali e subito stroncate dalla Fifa nelle primissime partite.

Sta di fatto che il Mondiale sta finendo e i nobili temi dei diritti umani sono stati soffocati dalle urla dei tifosi. Il Marocco da anni persegue la stessa strada di miglioramento della propria immagine. Su due temi: il trattamento dei poveri immigrati che dal Sahel passano per il suo territorio per arrivare in Europa; i problemi con i gruppi indipendentisti al confine con l’Algeria connessi alle mire di Rabat di estendere il proprio territorio ad est nel Sahara. L’azione di Panzeri, quindi, avrebbe dovuto essere proprio mirata a creare terreno fertile tra i parlamentari che ha frequentato durante i dieci anni in cui è stato membro del Parlamento per il Pd e poi per Articolo 1 anche attraverso la fittissima rete dei loro collaboratori. Tra i quali c’è Francesco Giorgi, il 35 enne istruttore di vela di Abbiategrasso che Panzeri prese con sé come collaboratore a Bruxelles quando era deputato garantendogli lo stipendio importante che viene concesso dall’istituzione a queste figure. Quando Panzeri nel 2019 non fu rieletto, Giorgi passò a fare lo stesso lavoro con Eva Kaili, che poi divenne anche la sua compagna, ora hanno una figlia di 22 mesi. Invidiata come la coppia più bella del Parlamento europeo, ora i due sono in carcere con Panzeri nell’inchiesta che li vede accusati di associazione per delinquere, corruzione e riciclaggio.

Corruzione e riciclaggio: sono reati che di regola si commettono con passaggi di beni e denaro. A dimora di Panzeri sono stati trovati 600 mila euro in contanti, altri 750 mila nella bella abitazione di Bruxelles dove Kaili e Giorgi hanno vissuto fino all’arresto e che il secondo, anche per salvare la compagna, ha confessato essere solo i suoi. Ma gli inquirenti sospettano che il malloppo non si limiti a questa montagna di banconote in contanti. Le propaggini del denaro, altro rispetto quello sequestrato, potrebbero partire dal Belgio per approdare in Italia. Non solo nella disponibilità di Panzeri e Giorgi, ma anche di altri personaggi (sono stati sequestrati e sigillati a Bruxelles gli uffici di 19 collaboratori di parlamentari, molti sono italiani). Trovarle seguendo il flusso dei è il compito di De Pasquale e della Guardia di finanza.

17 dicembre 2022 (modifica il 17 dicembre 2022 | 09:13)

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